mercoledì 11 gennaio 2012

Twilight - Recensione

Twilight - USA, 2008

La giovane Bella va a vivere con suo padre a Forks, una piccola e piovosa cittadina. Presto rimarrà affascinata da Edward, suo misterioso compagno di corso. Quando degli strani avvenimenti cominceranno a verificarsi, Bella capirà che Edward e la sua famiglia nascondono qualcosa…
Ed eccoci a parlare di uno dei film più chiacchierati degli ultimi anni: dalla penna di S.Mayers arrivano sul grande schermo i vampiri di Twilight ma cerchiamo di capire con quale risultato. La storia in sé non è certo innovativa: già nella celebre trasposizione cinematografica di Dracula realizzata da Coppola la storia d’amore fra un essere umano e un vampiro era ben presente nei temi. L’aggiunta (cioè la contemporaneità, il vampiro buono e il vampiro teenager) vengono dal filone fortunato inaugurato dalle serie TV in stile Buffy. Una confluenza di immagini e suggestioni che si uniscono in queste due ore di film, ma non senza problemi. La storia è scontata, banale e procede per accumulazione di eventi irrealistici (è giusto premiare i buoni sentimenti ma certe scene perdono davvero di veridicità!) e stereotipati.
Il montaggio è banalissimo, senza nessuno spunto d’analisi e completamente anonimo. Ne segue come si diceva che il film è senza struttura, un’invertebrato che striscia negli strati bassi della cinematografia. La fotografia non è da buttare completamente ma, rispetto ad altri film del genere (e non solo) è largamente insufficiente. Buoni i colori di alcune scene e i giochi di luci ed ombre nella scena della sala da ballo ma è ben poca cosa in una nave che sta affondando.
La colonna sonora è accessoria, strumentale e strumentalizzata a creare l’immagine del bel vampiro gentiluomo. Immagine affascinante ma che non emerge completamente in un’ambientazione contemporanea come quella proposta dove la gentilezza e la galanteria sono ormai estinte. La recitazione è insufficiente nella media ma il picco di bassezza si raggiunge in Bella. Senza voler esagerare credo che una tavola di compensato sarebbe più espressiva, convincente e brava di lei. Un personaggio che non ha neanche senso di esistere e che non compie MAI un’azione che non ci aspetteremmo. Piatta, scontata, banale: Bella è l’anti-personaggio per eccellenza.
Infine una riflessione sulla mitologia del Vampiro: il fascino dei non morti come appare da questo film? Devo ammettere che nel complesso non è spiacevole l’immagine urbana del Vampiro che è stata data e che, comunque è funzionale a una rilettura di questa figura nel contesto odierno. Diciamo che l’idea era buona ma la realizzazione è stata quanto di peggio ci si potesse aspettare. Se questo è il film-cult di questa generazione, che generazione dobbiamo aspettarci?
VOTO: 2/10

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