mercoledì 11 gennaio 2012

The human centipede 2 - Recensione


The human centipede 2 di Tom Six – Genere: grottesco/horror – Inghilterra, Olanda 2011
Martin Lomax è il custode di un parcheggio coperto. Uomo di mezza età dai gravi problemi socio-comportamentali, brutto e alto meno della media, vive solo con la madre. Ha un unica passione, il film The human centipede, che guarda in continuazione.
Quando si pensa a un sequel, tenendo conto che nei film horror questa è una pratica piuttosto diffusa, si pensa al proseguimento diretto di un titolo dal punto in cui lo si era abbandonato o – in alternativa – alla ripresa degli eventi ad anni di distanza. Si tratta di strategie inflazionate, che hanno animato le grandi saghe degli anni ’80 ma che ormai non sono più prolifiche (nonostante l’uscita dell’ultimo Hellraiser sia di pochi giorni fa). The human centipede II non cade fortunatamente in questo stereotipo e propone un titolo per molti aspetti diverso dal capostipite.
Le differenze sono sostanziali, sia dal punto di vista narratologico che da quello tecnico. Per quanto riguarda la realizzazione, la seconda pellicola opta per la scelta del bianco e nero, che da alla faccenda un’aria decisamente più allucinata e coinvolgente. Il livello della fotografia ritengo abbia subito un’importante impennata e la qualità delle inquadrature è più che discreta, grazie anche ai colori netti offerti dal b/n. Per quello che riguarda la materia narrata, il cambiamento del protagonista era doveroso e auspicabile: il nuovo psicopatico è molto più cattivo, malato, depravato e senza regole. Il dottore piscopatico del primo film era efficace, ma un po’ troppo manieristico e risultava fuori luogo in un progetto come il Centipede che voleva risultare innovativo. Questo nuovo protagonista-schizofrenico è molto più amorfo, imprevedibile e pericoloso. Da ciò discende, ovviamente, che le atmosfere sono molto meno ospedaliere (anzi, non lo sono per nulla): gli ambienti sono sporchi, molto meno precisi e netti così come sono meno precise e molto più grottesche le torture perpetrare ai danni dei malcapitati nuclei umani del centopiedi.
Nel complesso quindi, e soprendentemente (di solito i sequel peggiorano i film), un deciso passo avanti per la produzione di Tom Six, che con il suo capostipite aveva racimolato in questa sete un mediocre 5/10. Nelle parole del regista è già in lavorazione il terzo episodio di questa trilogia, che sarà ancora diverso e molto più rivoltante. Già questo secondo capitolo ha segnato una crescita esponenziale della componente grottesca che, a tratti, risulta (soprattutto sul finale) decisamente disturbante. Ma è proprio quello che un film come questo cerca con insistenza…
VOTO: 7/10

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