mercoledì 11 gennaio 2012

Concorrenza sleale - Recensione

Concorrenza sleale di Ettore Scola – Genere: drammatico – Italia, 2001
Roma, 1938: Umberto Melchiori e Leone DellaRocca sono due commercianti di stoffa che lavorano sulla stessa via. Il primo, un milanese cattolico, prepara abiti su misura mentre il secondo, un’ebreo romano, vende capi confezionati. I due commericianti sono perennemente in concorrenza. Essi adottano continuamente svariate strategie per attrarre i clienti nei propri negozi e molto spesso litigano per futili motivi. Il loro pessimo rapporto subisce una radicale svolta, dopo la promulgazione delle leggi razziali in Italia.
Ettore Scola, dieci anni fa, ci riportava ad uno dei capitoli più neri della nostra storia. Un film che è stato girato in un epoca diversa, quando gli anni 2000 sembravano portarci nelle magnifiche sorti e progressive del futuro. Ciònonostante, un film che ha ancora qualcosa (per la verità molto…) da insegnarci. Il regista, con un occhio attento e con una fotografia dai colori vividi, ci riporta indietro nel tempo per mostrarci una faccia del regime che di solito non viene vista nei media. Il fascismo non erano solo le grandi marcie, la visita di Hitler a Roma o la marcia sulla capitale; il fascismo era nelle strade, nelle vie delle città e, in questo caso, nei negozi. Con un occhio a tratti ironico ma molto spesso impietoso, Scola evidenzia sagacemente l’ideologia popolare del regime, la triste realtà della contaminazione dell’ideologia operata in persone fondamentalmente “buone”. Tecnicamente discreto, il film impressiona e si ricorda più per la sua storia che per i suoi meriti costruttivi anche se, bisogna dirlo, le musiche sono veramente belle (celebre l’ouverture con le strade di Roma) e degne di nota sono le interpretazioni ben strutturate psicologicamente di Abatantuono (in un semi-inedito ruolo drammatico) e di Castellitto (“veterano” del genere, potremmo dire). Spicca per l’amara simpatia la performance di Jerard Depardieu, un piccolo diamante!
Veramente un film interessante e didascalicamente utile, consigliato per la visione scolastica (io stesso l’ho visto al liceo!)
VOTO: 7/10
Il film in una frase: “Un pensiero tuo non ce l’hai? Non hai mai un’opinione personale, sono gli altri quelli che ti devono dire quello che tu devi dire? Allora perché non fai come al solito? Di’ semplicemente quello che dicono i tuoi giornali. Dicono che tutto va bene, che tutto è opportuno, conveniente, regolare, nobile, patriottico, eroico, ardito, fatale, ineluttabile, indefettibile, immarciscibile, imperialista!

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