mercoledì 11 gennaio 2012

Respiro - Recensione

Respiro – Italia, 2002
Lampedusa, anni ’60. Grazia è la madre di tre figli e moglie di un pescatore. E’ una donna dallo spirito libero, che difficilmente si adatta alla vita e alla mentalità imperante del luogo. I suoi continui tentativi di sovvertire, anche nel piccolo, l’ordine sociale e le consuetudini la porteranno ad essere vista di cattivo occhio e considerata “pazza”.
Quando ancora c’erano film italiani veramente meritevoli. Respiro è l’esempio che il cinema italiano non è del tutto morto e in mezzo a tanti titoli di bassissima qualità riesce ancora a regalarci delle intense emozioni (come fu a suo tempo riconosciuto dal Festival di Cannes). Il film è la storia straziante e sommessamente disperata di una donna che cerca di far valere le sue ragioni e la sua personalità davanti alla noncuranza delle persone.
Nelle splendide ambientazioni marine di Lampedusa le ipocrisie della società sicula (alcune di esse ancora attuali) si specchiano in un mare azzurro e sono evidenziate da suggestive cornici di scogli bianchi. Bianchi come la purezza di una splendida Valeria Golino che nella sua semplice drammaticità non perde la carica emotiva che da sempre conttraddisingue l’arte meridionale-siciliana.
Questo ambiente crea degli scorci visivi di grande effetto, resi con estremo gusto ma senza nessuna pretesa da una fotografia più che buona. L’unica pecca tecnica del film consiste nel montaggio che, effettivamente, è un po’ troppo lineare ma – comunque – funzionale allo svolgersi di questa bella e drammatica vicenda.
Proposta annualmente nel ciclo televisivo che Rete 4 manda in onda in occasione del Giffoni film festival, Respiro rende protagonisti i giovani figli di Grazia che, al contrario della madre, incarnano fedelmente lo stereotipo del maschio dominatore siciliano. Interpretazioni più che buone anche per loro, anche se una spanna al di sotto della Golino. Altra (piccola) macchia del film è la quasi totale assenza di colonna sonora (spicca su tutti La bambola di Patty Pravo) ma le musiche di sottofondo sono efficacemente soppiantate dai suoni della natura.
Un gran bel film, adatto più o meno a tutti.
VOTO: 8/10

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