venerdì 13 gennaio 2012

Ovosodo - Recensione




Ovosodo di Paolo Virzì - Genere: commedia/drammatico - Italia, 1997


Cresciuto in un quartiere popolare di Livorno, detto Ovosodo, Piero arriva faticosamente al liceo classico, diventa amico del ricco e irrequieto Tommaso, sbanda per una cugina dell'amico, è bocciato alla maturità e, dopo il servizio militare, trova lavoro nella fabbrica del padre di Tommaso finché gli tocca in premio la coinquilina Susy. E si trova sistemato: marito, padre e operaio.


Cinema italiano che ha già qualche anno, ma che risulta ancora valido, attuale, divertente e fonte di interessanti riflessioni, l'opera di Virzì si inserisce bene in un filone pseudo-sperimentale che ha il merito di aver riprotato in auge il ruolo della vecchia commedia all'italiana. Come i film di Dino Risi o di Paolo Villaggio, il lavoro di Virzì ha il merito di saper coniguare efficacemente un umorismo non idiota con delle vene anche drammatiche, facoltà questa che sembra aver abbandonato il nostro cinema, in balia di titoli come "Box office" e i vari cinepanettoni.


Come un piccolo romanzo di formazione, "Ovosodo" allunga i suoi tentacoli lungo la vita di Piero, dal quartiere omonimo di Livorno, fino alla sua assunzione in fabbrica. "Ovosodo" è la rappresentazione dell'Italia della crisi, che negli anni Settanta assume le fattezze dei problemi energetici del '73, delle stragi terroristiche, della marcia dei Quarantamila.Come un Forrest Gump del belpaese, Piero si trova a vivere uno snodo fondante della nostra storia, attraverso non i grandi eventi storici ma i piccoli grandi eventi della vita quotidiana. "Ovosodo" non è un film che si ricorda per indubbie qualità tecniche, ma conta su un buon cast di riferimento e personaggi ben strutturati, che contribuiscono a dare al film un discreto spessore narrativo. In particolare vorrei ricordare il personaggio della Prof.ssa Giovanna, teneramente venerata e costantemente ricordata da Piero in tutte le fasi della sua vita, perfettamente interpretata; si tratta senza dubbio della migliore performance recitativa della pellicola, profondamente drammatica ma comunque estremamente dignitosa."


Ovosodo" è un film che consiglio perchè è in grado di unire diversi registri stilisti e linguistici per creare un interessante "pastiche" cinematografico, che da troppo tempo non si vedeva in Italia. Ho avuto modo di vederlo durante un incontro di cineforum negli anni del liceo e credo che esso trovi la sua ragion d'essere anche in quel contesto, perchè stimola la riflessione e può essere un modo per gli studenti di essere accompagnati dentro la "cultura sottile" di un periodo storico spesso poco esplorato.


VOTO: 7/10

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