sabato 1 giugno 2013

The last exorcism - Part 2

the-last-exorcism-part-2-poster

The last exorcism - Part 2 di Ed Gass-Donelli - Genere: horror - USA, 2013

Sono sempre stato molto interessato a quel particolare genere di film horror che si occupa della possessione demoniaca, peraltro recentemente tornata agli onori della cronaca. Così il sequel del pessimo The last exorcism, mi ha da subito incuriosito. I fatti del precedente capitolo sono riassunti brevemente e con ampia selezione del materiale disponibile nei primissimi minuti della pellicola, unico momento in cui anche questo secondo episodio si concede la modalità rappresentativa del found-footage. Un primo merito al film di Gass-Donelli risiede quindi già nel fatto di essersi sottratto alla retorica prevalente per questa particolare categoria di pellicole, che da REC in poi non hanno potuto fare a meno di presentarsi in questo modo.

Il lavoro è classico dal punto di vista della struttura, con inquadrature molto ben realizzate e un suo molto intelligente delle medie durate. La scelta del punto di ripresa è spesso funzionale a disegnare una geometria dello spazio che non sia troppo prevedibile e i tagli che vengono fatti ricordano a volte quelli che si realizzano in fotografia. Anche a livello narrativo la pellicola sceglie di presentarsi come il seguito più o meno diretto di The last exorcism, recuperando una modalità di composizione della serialità che è stata mandata ampiamente in pensione dal cinema cosiddetto postmoderno, dove gli episodi erano solitamente autoconclusivi e i legami fra le pellicole erano piuttosto scarni, limitati alla conversazione dei personaggi principali (i Batman di Tim Burton insegnano, insieme ad Alien). 

Al di là di questi elementi positivi, che elevano sicuramente questo film rispetto al livello decisamente basso su cui si era assestato il primo episodio di quella che spero non vorrà diventare una saga più lunga, il film appare abbastanza piatto ed insipido. La storia, per quanto di per sé non originale, poteva essere sviluppata meglio e ci sono alcuni punti abbastanza deboli, coincidenti proprio con i tratti teoricamente più pretenziosamente originali del lavoro (come il motivo per cui il demone vuole (ri)prendere possesso della ragazza, vale a dire perché si è innamorato di lei...). 

La stessa fenomenologia della possessione, che poteva quantomeno essere ossequiosamente ripresa dal discreto numero di titoli in circolazione, è praticamente assente, semplicemente accennata ma molto più spesso lasciata al non visto, al fuori campo; peccato che sia proprio questa la caratteristica principale dei film di esorcismo.Anche il finale, di per sé già non molto originale, appare ampiamente annunciato da tutta una serie di elementi disseminati all'interno delle immagini, che rendono anche la conclusione piuttosto banale. Complessivamente un prodotto mediocre, anche se senza dubbio migliore del suo sfortunato precedessore.
VOTO: 4.50/10

Nessun commento:

Posta un commento