lunedì 17 giugno 2013

Alla deriva - Adrift



Alla deriva. Adrift di Hans Horn - Genere: thriller - Germania, 2006

Film visto ieri alla televisione; in effetti si tratta di uno di quei titoli caratteristici del palinsesto Mediaset, da mettere in prima serata spacciandoli per emozionanti film thriller (mi viene in mente il terribile ciclo "Alta tensione" di Canale 5). Il problema è che questo genere di titoli, per quanto adatti ad una programmazione generalista, non sono per niente intrattenenti: va da sé che da un film del genere non ci si aspetta grandi cose e di certo non si possono pretendere elevate sperimentazioni linguistiche, ma sarebbe il caso che quantomeno un minimo di decenza o di ossequio a canoni già consolidati venissero rispettati.

Invece Adrift, che è addirittura il seguito di un film consimile (e probabilmente egualmente inutile) sconvolge in negativo tutte le aspettative e si rivela come un titolo completamente inutile e a tratti perfino fastidioso. La trama non certamente originale contribuisce alla definizione complessiva del panorama che si va considerando ma bisogna quantomeno ammettere che l'idea di base sarebbe stata interessante, se fosse stata studiata e utilizzata meglio. Invece quasi tutto il film è uguale a sé stesso, non ci sono nodi narrativi degni di questo nome e tutto il lavoro di Horn finisce alla fine per essere ripetitivo e - alla lunga - noioso. 

Come si segnalava in apertura, non c'è praticamente niente da dire sotto il profilo tecnico: siamo di fronte al classico prodotto cine-televisivo che ibrida le sue caratteristiche per adattarsi bene a una prima serata senza troppe pretese (il che è lecito, ma qui di pretese non ce ne sono proprio...). La sceneggiatura è poi a tratti particolarmente banale e i personaggi, che incarnano senza rinnovarli i classici stereotipi narrativi (il padre bello e buono, l'amico che mette tutti nei guai, la ragazza che alla fine si salva perché ha una bambina che l'aspetta etc.), si muovono senza fantasia attraverso dialoghi talmente malscritti da far dubitare anche della loro reale esistenza. 

I pezzi più divertenti sono poi le morti paradossali dei protagonisti, fatte apposta per sbarazzarsi di loro e lasciarne viva solo una (è un caso che sia una donna?) e il finale, scontato come pochi. Nel complesso un film deprecabile, che non si vorrebbe mai vedere accendendo il proprio televisore; peccato che le nostre programmazioni ne siano piene...
VOTO: 3/10

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