venerdì 28 giugno 2013

Ecco l'Impero dei sensi



Ecco l'Impero dei sensi di Nagisa Oshima - Genere: drammatico, erotico - Giappone, Francia, 1976.

Uno dei film giapponesi più conosciuti da noi, che però non mi era mai capitato di vedere. Anche lo schermo televisivo, ora capisco perché, respinge tenacemente il capolavoro di Oshima, uno dei massimi registi della cinematografia giapponese. Siamo di fronte a un'opera dal contenuto estremo, soprattutto in relazione al contesto produttivo. Non era pensabile che un prodotto come L'impero dei sensi circolasse liberamente nelle sale italiane, tanto che la prima edizione commercializzata del film è stata pesantemente tagliata e solo negli anni Novanta si è potuto apprezzare il lavoro del regista nella sua vera essenza. 

L'impero dei sensi è un film visivamente splendido ma molto violento. E'autoreferenziale, praticamente non ha una trama e si consuma su sé stesso come una fiamma che dopo aver arso si spegne perché è rimasta senza ossigeno. Oshima rappresenta la discesa dei due protagonisti nei meandri più caldi e perversi della sessualità, alla continua ricerca di nuove forme di appagamento del loro piacere sessuale. Ciò consente di tratteggiare ambienti asfittici e molto materici, di cui sembra quasi di sentire l'odore e sui quali è quasi possibile poggiare le proprie mani. 

Oshima rappresenta la sessualità nella sua componente più materica, mostrando senza censure o stratagemmi di sorta gli organi sessuali e l'atto riproduttivo nella sua essenza più carnale. A questo fuoco dionisiaco si contrappone però una spinta che rappresenta freudianamente il thanatos, la caratteristica mortifera che accompagna sempre inscindibilmente questo genere di discorsi. Non è un caso che la fine dell'opera sia tragica e connotata appunto da una morte violenta dal sapore quasi mantideo-surrealista. Il massimo del piacere si situa su un confine molto (a volte anche troppo) sottile con la morte.
VOTO: 7/10

Nessun commento:

Posta un commento