venerdì 21 giugno 2013

Il bosco fuori



Il bosco fuori di Gabriele Albanesi - Genere: horror - Italia, 2006

Due dati di fatto risultano piuttosto evidenti riguardo al cinema italiano: che spesso è poco originale e tende a copiare prodotti di successo senza badare troppo alla loro qualità (e questo è verissimo anche per quanto riguarda la televisione) e che spesso questi prodotti si rivelano poi un fiasco pressoché totale perché chi si da alla copia non è in grado di usare questo procedimento in maniera intelligente e di tenere in considerazione le condizioni al contorno (p.e un film che potrebbe avere molto successo in Giappone potrebbe essere un fallimento sul mercato occidentale etc.).

Il bosco fuori è un classico esempio di questa dinamica, che già dal titolo internazionale (Last house in the woods) vuole evidentemente omaggiare uno dei capisaldi del genere cui si ispira, il celeberrimo L'ultima casa a sinistra. Già dall'inizio il prodotto di Albanesi si presenta quindi come un omaggio praticamente senza fantasia a un tipo di pellicola che ha rinnovato la storia di un genere ma che oggigiorno risulta mediamente abbastanza inutile e scontato. Questo non è vero per un generico disamore nei confronti di questo tipo di lavori, ma perché è abbastanza facile prendere atto di come oggi siano ben altre le strade da battere.

A questa scarsa utilità e fantasia si aggiunge poi la qualità della realizzazione del prodotto nel suo specifico. che se si dovesse riassumere in una sola parola sarebbe probabilmente da definirsi imbarazzante. Ma davvero il Centro sperimentale di cinematografia può aver contribuito a un simile disastro? A parte la trama di per sé non originale e infarcita di buchi narrativi e stereotipi fino all'inverosimile, la regia incerta e la recitazione a livelli che rasentano lo zero assoluto mi permette di esprimere qualche dubbio circa l'utilità di un film come Il bosco fuori

Nel complesso un lavoro non tanto deludente, quanto semplicemente mediocre e mal realizzato. Un peccato, perché le strade che dovrebbe prendere il cinema italiano sono ben altre; imitando malamente gli americani di certo non si potrà andare molto lontano.
VOTO: 3/10

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