lunedì 31 marzo 2014

Captain America: Il Primo Vendicatore



Captain America: Il Primo Vendicatore di Joe Jonhston - Genere: azione - USA, 2011

Senza dubbio i supereroi sono una delle mode degli ultimi anni da un punto di vista cinematografico. E' vero che ci sono stati i vari Batman, a partire da quelli di Tim Burton e che l'Uomo Pipistrello è stato il primo a imporsi sul grande schermo, ma ultimamente praticamente tutti i beniamini della Marvel e della DC stanno avendo il proprio lungometraggio, anche con audaci crossover come quello proposto nel recente The Avengers. Capitan America, didascalicamente il più americano di tutti i figli di Stan Lee, ha trovato il suo posto piuttosto tardi, grazie alla regia di Joe Johnston, ricordato dai più per uno dei film cardine dell'infanzia della mia generazione, il in verità non imperdibile, Jumanji. Così Steve Rogers, supersoldato impegnato durante la Seconda Guerra Mondiale a debellare la minaccia della divisione scientifica nazista dell'HYDRA e il suo capo, Johann Schmidt altrimenti noto con il famigerato nome di Teschio Rosso.

Chris Evans, già visto nei panni del protagonista del recente Snowpiercer, si riconferma un interprete adeguato per il ruolo ma insopportabilmente legato allo stereotipo (qui purtroppo praticamente obbligato) dello sterile eroismo all'americana, dell'eroe incredibilmente buono e privo di lati oscuri come Capitan America in effetti è. Non è un supereroe che amo molto, proprio per questo motivo. Batman, soprattutto nella trilogia di Nolan, si è dimostrato invece (come già Spider-man), un personaggio dotato di una profondità infinitamente maggiore, capace di confrontarsi con la propria oscurità pur senza riuscire a raggiungere con essa una sintesi sempre efficace. 

Riguardo al film in sé c'è purtroppo piuttosto poco da dire: Johnston compone un titolo intrattenente che si lascia guardare senza troppe pretese per tutta la sua durata ma che, in ogni caso, non riesce a convincere sino in fondo. Al di là di una sceneggiatura piuttosto blanda, che mi pare non lasci nessuno spazio di gestione per le dinamiche profonde dei diversi personaggi (penso ovviamente a Capitan America e agli altri buonissimi) e di una regia troppo lineare, che non utilizza neppure gli effetti speciali in chiave spettacolarizzante come si sarebbe senza dubbio potuto fare grazie alla parte "fantasy" derivante dalle tecnologie futuristiche sviluppate dall'HYDRA, la parte veramente carente del film è la prima, quella in cui si fa la conoscenza di Rogers, sfigatello di periferia che vorrebbe arruolarsi in guerra per vivere il sogno americano. Tutta questa sezione d'apertura, dilatata all'infinito in modo molto poco utile, si risolve in un pasticcio registico e di scrittura, dove spunti da generi diversi vengono affastellati con qualche spunto di fantasia ma poca intelligenza.

Perfino il Teschio Rosso, il cui make-up è senza dubbio l'elemento visivo migliore dell'intero lavoro di Johnston, si presenta come un nemico piuttosto anonimo, poco caratterizzato e ridotto in realtà a una macchietta steampunk del "povero" Hitler. Un peccato perché sulla carta poteva essere l'elemento di spicco di un film per il resto piuttosto anonimo, anche se non del tutto spiacevole.

VOTO: 4.50/10 

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