giovedì 13 marzo 2014

Il Corvo



Il Corvo di Alex Proyas - Genere: thriller/horror - USA, 1994

Tratto da un fortunato fumetto underground, il film di Proyas è senza dubbio uno di quei titoli che, pur non possedendo delle indubbie qualità estetiche o tecniche, è penetrato fortemente all'interno dell'immaginario collettivo fino ad assumere un autentico valore cultuale. Per motivi diversi un discorso simile lo abbiamo fatto nel caso de I guerrieri della notte. Il Corvo è in effetti un film che ha avuto un grandissimo successo e, spiace un po' ammetterlo, forse almeno una parte di quest'ultimo deriva dalla tragica morte del povero Brandon Lee, ucciso per errore proprio durante le ultime riprese del film. Come l'Eric protagonista della pellicola anche Brandon è morto in modo del tutto inaspettato, come per conseguenza di una inarrestabile e generalizzata entropia. 

Riguardo al film, come dicevo, non c'è di per sé troppo da dire. Trovo che il lavoro del regista non sia del tutto negativo e per esempio da un punto di vista visivo riesca a rendere molto bene le atmosfere goticheggianti e degradate che fanno da sfondo al mortifero volo del corvo. Da questo punto di vista la caratterizzazione dei luoghi e degli ambienti è forse troppo fumettistica e quindi debitrice al testo di partenza, ma il salto di qualità avviene per fortuna nel caso dei personaggi: sia Eric che il suo principale antagonista interpretato da Michael Wincott sono raccontati molto bene anche se, soprattutto quest'ultimo, si riduce spesso a una sorta di parodia pseudo-filosofica di sé stesso. I difetti maggiori del film emergono però a mio avviso a livello di sceneggiatura, soprattutto nel caso di alcuni dialoghi che vedono protagonisti la giovane Sarah e il detective Albrecht (il personaggio forse più stereotipato dell'intero film). In questi casi emerge una ingenuità eccessiva a livello di resa drammatica, che stona completamente con alcuni punti ben più efficacemente costruiti e messi in bocca al cattivo/filosofo. 

Nel complesso mi sembra che il film intrattenga molto bene e senza dubbio gli va riconosciuto, quantomeno da un punto di vista storico, un ruolo senza dubbio importante a livello di cultura pop. Per quanto riguarda il lato più eminentemente cinematografico il lavoro di Proyas poteva riuscire senza dubbio meglio, anche se - bisogna dirlo - l'accompagnamento offerto dalla colonna sonora è davvero qualcosa di raro. 

VOTO: 5/10 

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