lunedì 3 marzo 2014

Prank



Prank di Yiuwing Lam - Genere: thriller - USA, 2013

Yiuwing Lam, anonimo regista al suo primo lungometraggio (IMDB lo accredita come autore di altri tre corti e gli accredita anche qualche performance attoriale nel corso degli ultimi dieci anni circa), realizza con Prank l'ennesima variazione sul tema della vendetta e sulle sue conseguenze. In particolare in questo caso la vicenda va a colpire uno dei nodi scoperti della teen-culture americana, quella dell'emarginazione da liceo, vera e propria bestia nera del cinema e leitmotiv caratteristico anche di diverse produzioni televisive. Il film è molto breve, durando poco più di ottanta minuti, ma riesce nello straordinario compito di annoiare lo spettatore; a tal proposito è bene fare una specifica, che mutuo da una recensione vista tempo fa su youtube di un qualche film altrettanto poco interessante. Si diceva che un film è noioso quando lo spettatore non vede l'ora che la proiezione finisca; ebbene questo può accadere per due ragioni antitetiche: se non accade nulla o se al contrario succedono troppe cose che non riescono a ricombinarsi in una immagine unitaria conclusiva. E il caso di Prank è il secondo.

Utilizzando uno stile in presa diretta Lam compone la sua vicenda attraverso una serie di brevi riprese effettuate con una videocamera amatoriale. La conseguenza diretta di questa scelta è da una parte la continua interruzione della linearità narrativa e l'emersione di intervalli a schermo nero e, dall'altra, la presenza - nel tessuto dell'immagine - di riverberi e disturbi tipici di questo genere di filmati. Ora, su questo tipo di scelte si potrebbe costruire una interessante e coerente estetica, ma l'impressione che si ricava da Prank è solo quella di una volontà (un po' egocentrica?) di mostrare con insistenza stilemi in cui lo stesso regista sembra non credere. Al di là di tutto, infatti, le immagini del film sono girate con una certa pulizia, che mal si sposa con il preteso realismo delle riprese amatoriali. La scelta di regia qui presente ha finito col rivoltarsi contro chi l'aveva pensata, visto che non è stata seguita con coscienza in tutte le sue profonde implicazioni. 

Anche la trama si vorrebbe complessa e sorprendente, ma da un punto di vista ritmico il tutto si risolve in un iniziale senso di stupore che si traduce molto (troppo) presto in prevedibilità e scontatezza, che esplodono nella sequenza finale in cui tutte le previsioni dello spettatore trovano puntuale conferma. Nel complesso Prank non è un film da bocciare completamente di per sé, ma senza dubbio si tratta di un prodotto incredibilmente anonimo, che non si lascia ricordare per nulla in particolare e - addirittura - avrebbe potuto esserci risparmiato senza alcuna perdita. 

VOTO: 4.50/10 

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