domenica 2 marzo 2014

After Earth



After Earth di M. Night Shymalan - Genere: fantascienza - USA, 2013

Sembra che dopo La ricerca della felicità Will Smith abbia deciso di lanciare nello show business anche il figlio Jaden. Peccato che questo After Earth sia stato un fiasco completo, guadagnandosi una sfilza di Razzle Awards (Peggior attore protagonista, Peggior attore non protagonista, Peggior coppia), più una serie di nomination in quella stessa gara degli orrori. Effettivamente, per una volta, critica e pubblico sono stati d'accordo nello stroncare senza appello un film pretenzioso e insipido, mal diretto da Shymalan, regista non certo di punta, ma capace almeno di una prova interessante con il notissimo Il sesto senso. C'è veramente da chiedersi, dopo aver visto i circa cento minuti di film, se questo non film non fosse stato pensato e realizzato apposta per dare un'occasione di protagonismo a Jaden Smith, pupillo del padre ma che evidentemente del suo illustre genitore non ha le capacità recitative, come si vede bene qui. Anche Smith senior, bisogna riconoscerlo, da una pessima prova di sé, confezionando un personaggio banale e senza personalità. A condire il tutto, peggiorando il risultato complessivo, è il doppiaggio italiano che nel caso di Jaden regala al personaggio una voce talmente fastidiosa da arrivare subito a noia. 

Al di là di una trama per nulla innovativa (cosa che si potrebbe facilmente accettare e che non sorprende neanche troppo nel caso di un film sci-fi come questo), la cosa più sconcertante dell'intero film è senza dubbio la gestione delle componenti digitali, talmente finzionali da far cadere qualsiasi presunta sospensione volontaria dell'incredulità. Meglio non spendere ulteriori parole sulle interpretazioni dei protagonisti, considerando che si tratta di due personaggi piatti, banali e prevedibili che senza alcuna fantasia da parte del regista reiterano continuamente gli stereotipi classici del cinema americano più becero e commerciale. La sensazione che si prova guardando After Earth non è quella di un prodotto con buone potenzialità sprecato dalla incompetenza di un regista, quanto quella di un film inutile voluto da un padre megalomane per il proprio figlio prodigio. C'è solo da sperare che dopo il fallimento assoluto di questa prova il figlio di Smith si prenda un periodo di congedo dallo schermo, se questo deve essere il livello delle sue performance.

Per una volta, un film che non vale davvero la pena di guardare; l'espressione non mi piace perché di solito anche nei peggiori lavori è possibile trovare qualche elemento divertente, che se non ti tiene incollato allo schermo, almeno ti fa fare una risata per la sua ingenuità. Niente di tutto questo qui. Decisamente da evitare.

VOTO: 3/10 

Nessun commento:

Posta un commento