martedì 7 maggio 2013

Hellraiser 3: Inferno sulla città



Hellraiser III: Inferno sulla città di Anthony Hickox - Genere: horror - USA, 1992

Clive Barker è un registra estremamente interessante: nonostante abbia realizzato pochissimi lungometraggi, il suo stile e la sua firma sono stati lungamente imitati o sfruttati in senso generativo. Il suo Hellraiser è stato il capostipite di una fortunatissima saga horror che si è arricchita nel 2011 di un nuovo capitolo e della quale Inferno sulla città rappresenta il terzo episodio. E' una saga che, sebbene si inserisca perfettamente nell'ambito della serialità di genere anni Ottanta/Novanta, sviluppa delle caratteristiche peculiari, inedite rispetto ai vari Nightmare e altri. La specificità di Hellraiser è infatti un maggiore utilizzo di effetti speciali che si prestano molto bene a rendere il clima di incubo intriso di religiosità perversa che percorre le storie dei cenobiti. Il capitolo pilota della saga aveva poi la straordinaria caratteristica (se confrontato con film isomorfi narrativamente), di avere una dimensione claustrofobico-intimista per quanto riguarda le ambientazioni e di non utilizzare meccanismi spiccatamente slasher

Anche Inferno sulla città utilizza grossomodo le stesse strategie di realizzazione, mettendo al centro un ampio uso degli effetti speciali che, sebbene oggi appaiano piuttosto ridicoli, manifestano comunque una certa abilità nel loro utilizzo. In questo film aumenta poi leggermente il tratto sanguinolento, ma considerando che si tratta di una tendenza comune a tutti gli episodi "figli" delle grandi saghe horror anni ottanta, il risultato è ancora piuttosto limitato e quindi apprezzabile. A ciò si deve aggiungere la grande innovazione di Inferno sulla città, che consiste nell'abbandono delle ambientazioni chiuse, sostituite - soprattutto nella seconda metà del film - da scenari urbani aperti. Questa inversione di tendenza (che poi si capovolgerà di nuovo in alcuni degli episodi successivi) costituisce un'importante variazione sul tema, che soprattutto gli affezionatissimi dei carismatici personaggi cenobitici dei film avranno certamente apprezzato. Lo scorcio cittadino infatti permette di apprezzare un distruttivo (e a tratti, è bene dirlo, troppo calcato) potere distruttivo di Pinhead, l'antagonista principale della saga. 

Nel complesso siamo quindi di fronte a un film godibile, certamente da vedere per tutti gli appassionati del genere. Uniche pecche, in una pellicola tutto sommato ben realizzata anche dal punto di vista tecnico, sono alcuni dialoghi poco riusciti che ricalcano in maniera un po' troppo pedissequa uno stereotipo tipico del genere. Su questa stessa linea va notato che anche la protagonista risulta, sopratutto oggigiorno, un personaggio piuttosto scontato e prevedibile.
VOTO: 7/10

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