domenica 19 maggio 2013

Constantine



Constantine di Francis Lawrence - Genere: fantastico - USA, 2005

Sull'onda del successo dei vari Matrix, nei primi anni del nuovo millennio, Keanu Reeves si è visto protagonista di questo adattamento cinematografico di un personaggio letterario, John Constantine, un indagatore dell'occulto a metà fra un esorcista, Van Helsing e Buffy l'ammazzavampiri. Per capire in breve che genere di aria si respira nel film basta prendere il Neo di Matrix e renderlo ancora più americaneggiante e insopportabilmente tamarro, trasportare tutto in una metropoli molto steampunk e il gioco è fatto.

L'aspetto che al contempo risulta più interessante e più pericoloso è quello narrativo: di per se non si tratta di nulla di nuovo se non, come abbiamo già specificato, della traduzione (post)moderna di una figura narrativa ben definita, che ha avuto la sua prima codificazione proprio nell'Abraham Van Helsing di Bram Stoker. Un uomo dalla moralità eternamente in bilico che si appropria degli ultimi ritrovati della tecnica e li fonde con elementi attinti dal mondo del paranormale, del fantastico e dell'alchimia. Così anche Constantine ha il suo repertorio di armi high-tech per la lotta alle forze del Male, che non presenta troppe innovazioni e anzi per alcuni punti risulta essere piuttosto molto banale. 

Anche l'impostazione dei personaggi lascia un po' a desiderare; la recitazione è in realtà buona ma i protagonisti risultano presto molto scontati e si ripiegano senza troppe sorprese su delle macchiette narrative altamente prevedibili. Più interessante invece la rappresentazione delle forze bibliche del Bene e del Male, su cui campeggiano Lucifero (cui è stato dato il medesimo doppiatore italiano di Hannibal Lecter, con buoni risultati) e Gabriele (l'Arcangelo - divenuto incomprensibilmente donna - interpretato da Tilda Swinton). La prevedibilità degli individui si traduce a lungo andare in banalità della trama, che ricalca alcune situazioni tipiche piuttosto stereotipate, come la morte dell'aiutante di Constantine, in pieno stile Hollywood. 

Nonostante questo il film riesce a divertire anche se la durata complessiva risulta un po' eccessiva (due ore sono decisamente troppe per un film del genere). A salvare il tutto dal disastro intervengono una fotografia appena appena discreta, degli ambienti nel complesso curati e degli effetti speciali che (se si escludono alcuni scivoloni) sono credibili. Un titolo piacevole che, sebbene non si lasci ricordare particolarmente per meriti di sorta, non annoia e potrebbe essere il film giusto per un pomeriggio all'insegna del disimpegno.
VOTO: 5/10

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