lunedì 6 maggio 2013

Hansel e Gretel cacciatori di streghe



Hansel e Gretel cacciatori di streghe di Tommy Wirkola - Genere: fantasy - Germania, USA, 2013.

Insieme ai supereroi gli altri grandi protagonisti del cinema contemporaneo sono senza dubbio i personaggi delle fiabe: è cominciato tutto con Cappuccetto rosso sangue e questa pellicola statunitense non fa che confermare questa tendenza. Sui motivi di questa scelta si potrebbe discutere ampiamente e penso che, in generale, i personaggi e la struttura della fiaba classica si adattino molto bene all'idea di cinema che la contemporaneità ci sta trasmettendo, ovvero quella di una macchina incantatrice. Al cinema vediamo costantemente nuove favole, testi di ultima generazioni che però le ricordano in tutto e per tutto; quindi perché non trasportare anche i vecchi canovacci (in questo caso quello dei Grimm) sul grande schermo?

A parte le ragioni ideali che possono aver spinto in questa direzione, il film in questione si presenta piacevole e scorre molto bene. Prende come punto di partenza la favola originale e la sviluppa in diacronia, mostrandoci (dopo un prologo piuttosto inutile che riassume in tre minuti al massimo la vicenda di base) i due protagonisti cresciuti, che hanno fatto della lotta alle streghe la loro ragione di vita (in realtà, il loro lavoro visto che non sono mossi da alcun idealismo se non da quello per il denaro). 

Comunque la trama è gradevole, anche se in alcuni punti piuttosto scontata. Anche i personaggi, nel complesso abbastanza ben caratterizzati, cadono paurosamente in alcuni punti dove ad esempio Hansel non riesce a non diventare il classico protagonista insopportabilmente tamarro dei classici film d'azione americani. Su questa linea vanno anche considerate le numerosissima scene di lotta, alcune delle quali sono molto ben fatte; c'è però da dire che una buona parte di queste ultime si basa praticamente solo su scontri corpo a corpo e la magia finisce con l'avere un ruolo molto marginale (il che non è certo un male di per sé, ma non stiamo parlando di un film di Jackie Chan...).

In ultimo segnalo la presenza, apparentemente inspiegabile, di alcune sequenze piuttosto cruente. Non siamo ancora nel vero splatter ma, essendo la riproposizione filmica di una trama, mi sarei aspettato qualcosa di più delicato. Non che la cosa mi abbia sconvolto ma, anche in questo caso, ravviso una tendenza comune anche ad altri film del genere che tendono a presentare la fiaba come tinta di nero. In questo caso specifico, mi sembrano inserti che non hanno molto senso, sinceramente anche se nel complesso non rovinano un film tutto sommato piacevole se si cerca qualcosa di non impegnativo.
VOTO: 6/10

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