sabato 10 maggio 2014

La promessa dell'assassino



La promessa dell'assassino di David Cronenberg - Genere: thriller - USA, Regno Unito, Canada, 2007

Finalmente riesco a trovare, nella sempre interessantissima filmografia di Cronenberg, un film potente e realizzato in maniera attenta e sapiente. Dopo Videodrome, devo ammettere che ho faticato a trovare una pellicola altrettanto interessante: Crash, per quanto idealmente accattivante non mi è parso così ben realizzato e Cosmopolis secondo me è un parziale buco nell'acqua. Discreto invece A history of violence, che non a caso si avvicina già dalla scelta dell'attore protagonista (Viggo Mortensen, qui ben più convincente) ma che è affine a La promessa dell'assassino anche per l'idea di base, con Mortensen che impersona un individuo scisso fra due universi esistenziali e sopratutto morali, dei quali uno rimane sotterraneo per la maggior parte del film. A partire da un intreccio per la verità insolitamente banale, almeno a mio avviso, per un film di Cronenberg, il regista canadese riesce a tirar fuori il meglio da una trama thriller piuttosto classica, orbitante attorno alla criminalità organizzata russa.

Pur non presentando sperimentazioni esorbitanti per quel che riguarda l'impostazione registica, La promessa dell'assassino regge molto bene sotto il profilo della composizione e soprattutto della fotografia che, in particolare negli interni, regala alle scenografie un'atmosfera straordinariamente intensa grazie a scelte cromatiche particolarmente indovinate. Tutto o quasi, questa volta, mi pare si regga però sulle interpretazioni degli attori, tutto sommato molto buone anche se devo riconoscere che per quanto mi riguarda Naomi Watts si è rivelata qui piuttosto debole; interessante e molto ben scritto anche il personaggio di Vincent Cassel, attore che non amo particolarmente ma che qui riesce ad uscire parzialmente dalla sua parte stereotipica (che pure gli ha garantito un certo successo in un film come L'odio). 

Personalmente, conoscendo Cronenberg almeno in parte, mi sarei aspettato delle scelte più coraggiose a livello di sceneggiatura (già An history of violence mi era sembrata piuttosto blanda in quanto a scrittura drammatica, ma qui la situazione mi pare ancora più seria; per fortuna la compensazione offerta dal profilo visivo è decisamente meritoria) e forse un maggiore approfondimento di alcuni personaggi, ma tutto sommato La promessa dell'assassino rimane un film che, a fronte di alcune difficoltà, intrattiene molto bene ed è decisamente valido per quello che riguarda la tecnica di messa in scena.

VOTO: 8/10 

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