venerdì 2 maggio 2014

Hunger (2009)



Hunger di Steven Hentges - Genere: horror - USA, 2009

Preciso subito, anche se la cosa dovrebbe capirsi dal titolo, che questo Hunger non è il film di Steve McQueen datato 2008. Lo specifico perché io stesso, cercando la pellicola con Fassbender protagonista, ho erroneamente reperito questo horror americano di un anno successivo e diretto da un regista questa volta veramente sconosciuto. Questo a dimostrazione di come molto spesso la rete possa giocare dei brutti scherzi (e di come a volte la scelta di un titolo può essere utile anche a prodotti di serie B). Al di là di questa annotazione primaria, bisogna però ammettere che - guardando Hunger senza alcun preconcetto, si deve riconoscere che almeno dal punto di vista visivo, il lavoro di Hentges si lascia apprezzare per il cromatismo e alcune scelte di fotografia. E, per un film che per molti è soltanto il risultato venuto fuori cercando qualcos'altro, è già un risultato più che dignitoso. 

Il vero problema di questo horror senza troppe pretese sta però nella sceneggiatura. Ispirandosi a un canovaccio ormai ben sedimentato nel genere horror e evidentemente debitore di quel vero cambiamento che fu Saw: L'enigmista, il testo di Hentges non fa altro che ripetere con minime e spesso impercettibili variazioni un modello retorico ormai piuttosto inattuale. A fronte di alcune trovate interessanti, il regista non approfondisce a sufficienza la psicologia dei personaggi per far emergere un intreccio che sia valido e appiattisce notevolmente l'entertainment  del prodotto. Anche a livello di ritmo bisogna poi rilevare che l'azione stenta a svilupparsi e tutta la prima parte del film è, quand'anche non noiosa, decisamente poco funzionale ai fini del film. 

Nel complesso Hunger è un film mediocre ma non del tutto spiacevole, che comunque si potrebbe rivelare adatto a una serata all'insegna del disimpegno. C'è certamente di meglio nel genere, ma considerando anche la grande massa di immondizia cinematografica che viene regolarmente immessa sul mercato, lo spettatore medio non dovrebbe sentirsi troppo insoddisfatto.

VOTO: 5/10 

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