mercoledì 23 aprile 2014

L'age atomique



L'age atomique di Héléna Klotz - Genere: drammatico - Francia, 2012

Ho guardato questo film perché ero incuriosito dal titolo (l'importanza del paratesto quando si presenta un prodotto è - checché se ne dica - fondamentale) e dall'assoluta essenzialità della trama. Ammetto che, da grande fan del regista canadese, mi aspettavo un film alla Xavier Dolan. Sulla carta le premesse parevano esserci: due giovani abitanti della notte parigina, di cui uno a metà fra l'omosessualità e l'androginia e fra i quali si sviluppa un rapporto abbastanza indefinito e a tratti quasi morboso. E' un peccato che piuttosto in fretta io mi sia dovuto ricredere e abbia visto scemare le mie aspettative, forse troppo alte.

Per fare subito chiarezza ci tengo a dire che, al di là di qualche momento poco felice, L'age atomique è un film che sotto il profilo visivo funziona piuttosto bene. Soprattutto per quanto concerne la fotografia d'esterni, che secondo me ne rappresenta il punto di forza assoluta. Ambienti vuoti e desolati, quelli della capitale francese ripresa di notte con grande sensibilità, si alternano alle riprese d'interni nella discoteca dove i nostri due protagonisti si ritrovano. In questa seconda frazione di scene la ricerca dell'effetto Dolan è palese ma - mi pare - non riuscita. Il vero problema di questo film è a livello narrativo: nonostante la sua estrema brevità (60 minuti scarsi), L'age atomique è - spiace dirlo - un prodotto davvero noioso; per meglio dire, pretenzioso. Questo perché la caratterizzazione dei due protagonisti è piuttosto abborracciata e si accontenta di presentarceli come due tipi che vorrebbero recuperare lo spirito bohemiene senza in realtà riuscirci in nessun caso; anzi, spesso l'effetto complessivo è piuttosto ridicolo (come nella lunga, lunghissima sequenza in cui si incontrano gli altri tre ragazzi "figli di papà"). 

Purtroppo il giudizio per questo titolo non può che essere negativo, ed è un vero peccato. A fronte di indubbi meriti tecnici che ne avrebbero potuto garantire il fascino magmatico, il film della Klotz si accartoccia del tutto sulla sceneggiatura e finisce col diventare un oggetto di cui non mi sento di consigliare la visione.

VOTO: 4/10 

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