domenica 1 settembre 2013

Il Cartaio



Il Cartaio di Dario Argento - Genere: thriller - Italia, 2004

Che io non sia un grande estimatore delle produzioni più recenti di Dario Argento è risaputo. Dopo l'atroce conclusione del ciclo dedicato alla stregoneria cominciato con il bel Suspiria e la vergognosa riproposizione dell'opera di Stoker in Dracula 3D, vedere Il Cartaio proiettato in televisione è stato al medesimo tempo divertente e fastidioso. Divertente perché l'ingenuità della trama e la costruzione linguistica del film non lascerebbero mai immaginare che dietro alla macchina da presa ci sia stato un regista in realtà navigato come Argento, che è riuscito a partorire un'opera validissima e autenticamente inquietante come Profondo rosso. Fastidioso perché non ci sono altre parole per definire un film stupido e scontato come questo.

L'idea di base poteva essere originale, ma il fatto che l'opera argentiana sia uscita nel medesimo anno del ben più fortunato Saw: L'enigmista, episodio pilota di una serie non altrettanto valida, lascia intravedere nelle intenzioni del cosiddetto maestro del brivido la volontà di cavalcare l'onda di un annunciato successo di pubblico. Peccato che il prodotto sia scadente sotto tutti gli aspetti, a partire da una sceneggiatura semplice e lineare, che non ha nulla a che vedere con i complessi collegamenti interepisodici a cui la saga di Jigsaw ci ha abituati. Qui tutto si esaurisce in maniera rassicurante nel finale di una pellicola che si mantiene tranquillamente sui toni del telefilm in stile Canale 5; non c'è suspence e sembra più che altro che il regista non voglia prendersi la responsabilità di scegliere una strada lungo la quale sviluppare il suo film.

La caratterizzazione drammatica dei personaggi è scontata o eccessiva e in ogni caso non contribuisce a migliorare la situazione di questo fallimentare progetto cinematografico: un esempio lampante è quello del medico legale, macchietta didascalica che strizza l'occhio a tutti quei personaggi da telefilm che negli ultimi anni hanno portato la corsia degli ospedali o la sala degli obitori alla ribalta del pubblico (Dr. House, Grey's Anatomy etc.). Non c'è molto altro da dire in merito, se non che il film è da evitare a tutti i costi, soprattutto per chi è appassionato del genere: la visione de Il Cartaio ha confermato la mia ormai salda sensazione che la fortuna di Argento si sia esaurita e che gli onori che gli vengono tributati siano in larga parte relativi a un passato più felice o in gran parte immeritati.

VOTO: 3/10 

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