venerdì 26 aprile 2013

Smiley



Smiley di Michael Gallagher - Genere: thriller - USA, 2012

Il cinema di genere ci ha abituato a mostri e serial killer di ogni tipo, dagli antropofagi a quelli che abitano gli incubi delle persone. Gallagher propone la sua versione dell'omicidio seriale portando nelle sale (per ora non in quelle italiane), Smiley, il killer della rete. Il regista ricorre a un canovaccio consolidato, quello del teen slasher, nella canonizzazione proposta in particolare dai vari Scream. L'unica differenza è che in questo caso c'è una maggiore messa in evidenza della componente psicologica e delle implicazioni etiche dell'uso della rete.

In effetti uno dei pochi motivi per cui il film risulta interessante è costituito dalle lunghe tirate monologiche che il docente di Etica dell'università frequentata dai protagonisti propone ai suoi studenti, soffermandosi a lungo (e con fare tipicamente anglosassone), sulla presenza del male nella storia in quanto prodotto dell'agire umano e sulla sua permanenza multiforme nell'era contemporanea. Il problema è che, se questo è il punto di maggior interesse di un film thriller, vuol dire che qualcosa non funziona per il verso giusto. 

Infatti, a parte qualche trovata registica interessante sopratutto nella parte avanzata della pellicola, il film ripropone senza troppe variazioni sul tema una formula ormai troppo consolidata (a partire dall'ouverture non diegeticamente pertinente con il resto del film e che serve solo per introdurre la vicenda). Anche il finale si assesta su questa linea e - nonostante voglia evidentemente stupire - per come è stato costruito il film, risulta solo prevedibile e noioso. 

E' un peccato perché le premesse erano decisamente buone, visto che per una volta c'era un fondo di pensiero piuttosto solido a sorreggere l'impalcatura filmica. Smiley è infatti idealmente un film molto attuale, che si ricollega ad elementi forti della civiltà americana contemporanea, citando consapevolmente Anonymous e l'ansia da complotto internazionale che sembra dominare l'era di internet. Peccato che la realizzazione sia particolarmente deludente.
VOTO: 4.5/10

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