lunedì 29 aprile 2013

Robotropolis



Robotropolis di Cristopher Hatton - Genere: fantascienza - USA, Singapore, 2011

Ci sono dei film realizzati come un puro divertissment, che anche se sono estremamente carenti sotto tutti i punti di vista non possono fare a meno di suscitare una risata (e questo, quantomeno, è già qualcosa). Ci sono film che sono bruti in una maniera indecente e, consapevoli di questa caratteristica, fanno dell'indecenza la loro cifra fondamentale, facendola assurgere quasi a ragione estetica. E poi ci sono i film come Robotropolis, che pretendono di essere film seri, pellicole vere e proprie pur facendo palesemente orrore.

Non fosse per questa patina di seriosità che il film si impone dall'alto, cosa che si vede soprattutto grazie a delle ambientazioni minimal molto alla moda, molto di design, tutto si risolverebbe senza grossi problemi. Invece, come da buon prodotto megalomane e americaneggiante, questo film di dubbia qualità pretende di rappresentarsi come una seria proposta di fantascienza il che, anche prescindendo dal fatto che il tema della rivolta delle macchine è stato sviscerato in tutti i modi possibili e immaginabili, appare comunque piuttosto ridicolo. 

Lasciando stare il comparto narrativo in sé che - come abbiamo specificato - non brilla per particolare innovazioni, la sceneggiatura è particolarmente carente e i dialoghi fra i personaggi a volte sfiorano il ridicolo. Tutto si risolve nella classica carneficina da cui si salvano (si scuserà la "rivelazione") i due protagonisti innamorati. Questo fra l'altro aggiunge una nota ancora peggiore a tutto il film, che per catturare l'attenzione di non si sa bene quale spettatore, vira sul rosa con la love story dei due personaggi principali. 

Non parliamo poi degli effetti speciali. Ammetto di non essere un esperto in materia e di non sapere bene cosa stia dietro alla realizzazione di un film di questo genere, ma alcuni passaggi erano onestamente piuttosto imbarazzanti. Una sequenza su tutte, quella che dà il via alla vicenda, con il robot che uccide un indifeso giocatore di calcio. Fra l'altro questo mi da' l'occasione di sottolineare come tutto il film in realtà poggi sulla sabbia almeno fino alla fine, dove viene rivelato che la follia dei robot è stata innescata da una manomissione umana (il che non solo è poco originale ma azzera anche tutte le idee che sarebbero potute nascere in merito; ad esempio "i robot hanno un libero arbitrio?" etc.). 

Di tutto questo disastro, forse, si può salvare solo la sequenza iniziale in soggettiva, che se fosse stata fatta meglio sarebbe stata anche apprezzabile. Peccato che, considerando la qualità complessiva del prodotto, il giudizio non possa essere che uniformemente negativo. Sconsigliato a chiunque, soprattutto agli amanti del genere sci-fi.
VOTO: 0/10

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