domenica 28 aprile 2013

Le streghe di Salem



Le streghe di Salem di Rob Zombie - Genere: horror - USA, Regno Unito, Canada, 2013.

Dopo aver tentato di riportare in vita, a mio modesto avviso con scarso successo, i film della serie Halloween, Rob Zombie torna nelle sale con un film che riporta la sua firma per buona parte del progetto. Un film diverso, che abbandona i toni da macelleria di adolescenti tipici dei remake da lui curati e ci trasporta nel mondo del paranormale e della stregoneria. Si romanza la storia del processo alle streghe di Salem, che diventa punto di partenza per stabilire, come spesso succede, un rapporto diacronico fra due registri temporali diversi.

Va detto sin da subito che la vicenda non è molto originale, ma quantomeno evita di cadere - in fase di realizzazione - per il ricorso ai soliti stereotipi registici che accompagnano questo genere di film. Non c'è nessun accenno alle soluzioni adottate per raccontare il mistero della strega di Blair, per fortuna e questo è già un grande merito del film di Zombie. In aggiunta sono piuttosto evidenti delle citazioni erudite sia a maestri del genere (si susseguono spesso sequenze di memoria argentiana che forse testimoniano una passione per il regista) e palesi sono alcuni riferimenti a Georges Melies, che proprio sulla dimensione magica del cinematografico si divertiva a lavorare. 

La pellicola è piacevole, non eccessivamente e inutilmente truculenta ma comunque in grado di costruire un filo di tensione abbastanza spesso da interessare lo spettatore. La vicenda procede con un ottimo ritmo e questo è aiutato anche da un intelligente uso del comparto sonoro e da una buona fotografia; spesso si raggiungono dei momenti molto evocativi che strappano il film alla stereotipia del genere e ci permettono di apprezzarne anche le qualità estetiche che, in questi contesti, emergono prepotentemente. 

Da segnalare solo alcuni passaggi poco riusciti, in cui si perde un po' il senso della vicenda e che ricordano a tratti delle logiche che sembrano rifarsi più al videoclip che al linguaggio cinematografico propriamente detto (ma l'errore è veniale, Zombie è anche musicista dopotutto). Tutto è tenuto assieme dalla presenza importante della protagonista, che appare sopratutto nella seconda parte del film come la vera e propria musa ispiratrice di tutta la vicenda da un punto di vista narrativo e compositivo (altra cosa comprensibile, essendo la moglie del regista). In definitiva un film decisamente piacevole, che riporta all'ordine del giorno il tema della stregoneria in un modo artisticamente interessante.
VOTO: 8/10

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