lunedì 22 aprile 2013

Sleeping beauty



Sleeping beauty di Julia Leigh - Genere: drammatico - Australia, 2011

Di solito ho una buona stima per i film presentati al festival di Cannes, che secondo me è assieme a Venezia e al Sundance una delle più interessanti vetrine sul mondo del cinema. Quindi da questo film australiano avevo alte aspettative anche perché la trama sembrava decisamente interessante. Fra l'altro la bellezza delle ambientazioni e dei colori mi aveva subito catturato ed ero quindi pronto a vedere un piccolo capolavoro non ancora giunto in Italia. Purtroppo non è stato così...

Al di là dei costumi e della bellezza degli ambienti soprattutto in interno, che si colorano di tinte dannunziane e a tratti decadenti, molto esteticamente malate e interessanti proprio perché trasportano quell'aria da primi del Novecento ai giorni nostri, inserendo una diacronia nella narrazione, quasi il nulla. L'impianto in generale di per sé è anche interessante, mi piace cioè l'idea di trasporre in chiave moderna e antifavolisticamente demistificante la favola della bella addormentata, però la realizzazione è mediocre. 

Si poteva insomma fare molto meglio, sfruttando questo escamotage narrativo per tagliare lo spettatore fuori da un mondo che la protagonista non conosce e che proprio per questo appare inquietante. Invece, in modo molto poco interessante, allo spettatore è concesso di vedere qualcosa in più, ma non abbastanza affinché il tutto risulti ugualmente perturbante. Il risultato è un prodotto che alla fine non è né carne né pesce e risulta abbastanza deludente. Fra l'altro c'è un grande problema di ritmo narrativo: il film è lungo due ore e ce ne vuole una buona per far partire la vicenda, abbassando drasticamente l'interesse.

Il film quindi, di per sé non pessimo, risulta alla fine nient'altro che mediocre e riesce a salvarsi parzialmente solo grazie a una buona fotografia e a degli interessantissimi cromatismi. Troppo poco per un film selezionato a Cannes, secondo me.
VOTO: 5/10

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