domenica 7 aprile 2013

A serbian film


A serbian film di Sdran Spasojevic - Genere: thriller/horror - Serbia, 2010.

"Controverso" è l'aggettivo che più spesso ho visto utilizzare per questo film nei giudizi critici che facilmente si possono trovare online. Aggettivo adeguato, ma non completamente rispondente a quel delirio grottesco e sanguinolento che il film, opera prima del serbo Spasojevic, è. Si potrebbe dibattere a lungo sullo statuto di questo lavoro che potrebbe essere letto come allegoria della società e dell'impianto familiare serbo, come riflessione sulla radice dell'immagine, come mera esibizione di una violenza che in definitiva è fine a sé stessa etc.

Fondamentalmente, comunque, si tratta di un film assolutamente e volutamente perturbante che, con una efficace strutturazione interna dei ritmi narrativi, mette da parte un'ouverture decisamente lenta e a tratti noiosa per riservarsi di esplodere nella seconda parte. E così, mentre i primi trenta minuti scorrono nella più totale sonnolenza, siamo d'un tratto investiti di una violenza che, mai completamente annunciata nella sua vera portata, risulta ancora più sconvolgente. Attraverso un suo sapiente del montaggio e una scelta spesso accurata degli angoli di ripresa, lo spettatore è fatto - suo malgrado - precipitare nel delirio di Milos, il protagonista, che ripercorre a posteriori una serata all'insegna di una sfrenata truculenza sessuale. 

Spesso chi è abituato a trovarsi di fronte questo genere di pellicole tende a minimizzarne il portato traumatizzante, ma nel caso di A serbian movie questo è - credo - assolutamente impossibile. Il regista spinge così in profondità il suo delirio che le scene in esame rimangono piantate nel cervello in maniera prepotente e dolorosa. E' un film veramente al limite della guardabilità, che gioca con sé stesso e con le costruzioni censorie cui siamo stati abituati. Definirlo sopra le righe sarebbe un eufemismo del tutto inadeguato e cancellerebbe gran parte della sua carica anarchicamente distruttiva.

Onestamente si tratta di un film che, al di là di tutto, è ben fatto e certamente si fa ricordare. Ciònonostante presenta alcune difficoltà costruttive, come ad esempio un uso non sempre intelligente della componente sonora e qualche cliché narrativo di troppo, soprattutto nella prima parte e nella costruzione del personaggio di Vukmir che, qualora fosse stato lasciato maggiormente nell'ombra e consegnato ad un'indistinzione più intelligente, sarebbe potuto essere il grande elemento che avrebbe permesso al film di Sasojevic di fare il salto di qualità che ancora manca.
VOTO: 6.50/10

1 commento:

  1. A mio modesto parere una porcata. Una violenza fine a sé stessa e decisamente di cattivo gusto, per un film che alla fine non vuole dire nulla. Ci fosse una petizione per far arrestare il regista, la firmerei...

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