giovedì 30 gennaio 2014

The Objective



The Objective di Daniel Myrick - Genere: fantascienza - USA, Marocco, 2008

Quando ho letto di questo film, presunto horror ambientato in Afghanistan poco dopo l'attentato alle Torri Gemelle, mi sono incuriosito per la particolare collocazione geografica della vicenda. Sapere che il regista è stato uno dei due realizzatori di The Blair Witch Project mi ha dato la conferma definitiva di volerlo vedere, sperando che si trattasse di un prodotto in qualche senso innovativo, lontano insomma dalla retorica stantia di un genere che proprio il film di Myrick e Sanchez ha contribuito a creare. Purtroppo le mie aspettative sono state puntualmente disattese e il risultato complessivo è un film che, ben lontano dall'essere un horror, appare un calderone che pur attingendo da diversi titoli classici del genere, finisce per rientrare più nell'alveo della fantascienza. 

La caratteristica migliore di tutto il film sono senza dubbio le ambientazioni, aperte che ritraggono in maniera credibile il deserto roccioso dell'Afghanistan, creando una scenografia che non può non riportare alla memoria quella de Le colline hanno gli occhi, soprattutto nelle sequenze di conflitto a fuoco. A parte questo, e alcune inquadrature decisamente carine, il film non si lascia apprezzare particolarmente. Sopratutto per quello che riguarda la componente narrativa, si ravvisano - pur in presenza di  alcuni spunti originali come la citazione dei Vimana, realmente attestati nei testi indiani - delle debolezze strutturali non indifferenti e derivanti in parte anche dal doppiaggio italiano. La focalizzazione interna alla vicenda ci precipita nella storia in medias res ma il punto di vista associato all'agente CIA risulta alla lunga monotono, sopratutto perché intervallato dagli utilizzi del suo fantomatico schermo capta-radiazioni. 

Nel suo svilupparsi la diegesi si porta poi dietro tutta una serie di luoghi comuni tipici dei film del genere, come ad esempio il classico topos per cui l'agente segreto non comunica ai militari tutti i dettagli della missione. Roba già vista, molto televisiva e ormai inflazionata. Il tutto viene coronato da un finale assolutamente scontato e da dei titoli di coda che - se possibile - lo sono ancora di più. Un film assolutamente sconsigliato, che si salva dalla stroncatura totale solo per la scenografia e per alcune riprese in esterno. Per il resto, da dimenticare.

VOTO: 4/10 

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