lunedì 5 marzo 2012

Pontypool - Recensione


Pontypool di Bruce McDonald - Genere: thriller - Canada, 2008

Nella piccola cittadina di Pontypool una radio locale passa le notizie della giornata, con l'eccentrico Mazy che tiene un programma di estremo successo e fortemente controtendenza. Una normale mattinata di programmazione si trasforma radicalmente quando in radio iniziano ad arrivare testimonianze di strani eventi che accadono in città.

Per la serie: mai cantare vittoria troppo presto. Ho letto la trama del film, ambientato in una stazione radiofonica e mi è sembrato quantomeno interessante: un film che si inserisce in un genere molto connotato (come le zombie stories) rischiava di diventare originale per una trovata piuttosto semplice, vale a dire quella di inserire i protagonisti in un ambiente unico, chiuso e asfittico e paradossalmente, per non far vedere l'oggetto del terrore. E invece niente.

Dopo un buon inizio, veramente promettente (belli i titoli di testa con la voce narrante, buona la fotografia con colori spenti decisamente convincenti, bellissimo un intenso campo-controcampo sui tre protagonisti) la pellicola inizia ad accartocciarsi faticosamente su sé stessa, e arriva alla fine praticamente strisciando. Il punto di rottura del film è quello in cui si cominciano a vedere i soliti zombie bavosi e sanguinanti, una presenza banale ed evitabile in un film che aveva la forza di reggersi sulle sue gambe.

A completare l'opera, un finale assolutamente sconcertante per la sua stupidità, che mi astengo dal rivelare soltanto per il rispetto ai potenziali lettori.
Un film che non mi ha convinto, anzi mi ha deluso sotto non pochi punti di vista. E' un peccato perché avrebbe potuto rinverdire un pochino il genere, che da troppo tempo è bloccato su dei cliché ormai ammuffiti.

VOTO: 5/10

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