martedì 27 marzo 2012

L'altra faccia del diavolo - Recensione


L'altra faccia del diavolo di William Brent Bell - Genere: horror - USA, 2012

Venuta a Roma per studiare gli esorcismi e realizzare un documentario in materia, Isabella incontra due giovani preti che praticano esorcismi con l'aiuto di strumenti tecnico-medici. Con loro assiste al primo esorcismo della sua vita e ne rimane inquietata. Palesando il vero intento della sua visita si reca allora a trovare la madre, tenuta in un ospedale psichiatrico cattolico perchè vent'anni prima ha ucciso tre persone, proprio mentre le praticavano un esorcismo. La trova piena di tagli che si è provocata da sola e, durante un tentativo di esorcismo nella stanza ospedaliera, la donna rivela la sua effettiva possessione, nonchè l'intenzione del demonio che l'abita di trovare un nuovo corpo.

La "Insurge", già produttrice di "Paranormal Activities" ritorna con un altro horror a basso costo e dalla chiara intertestualità con altri titoli del genere ("L'esorcista" in primis) e che sostanzialmente non esce di molto dalla parabola media dei titoli del genere. Tecnicamente niente da segnalare che sia degno di nota, anzi piuttosto carente per quello che riguarda il comparto sonoro e la fotografia (le inquadrature si basano per una buona parte sulla soggettiva da telecamera in stile "Rec"). Anche da un punto di vista narrativo il film si ripiega sui soliti stilemi, dall'intendere l'esorcismo come fusione di scienza e fede, alle discussioni dubbiose circa la natura del demonio fino alla cornice da docu-film che ormai è una cosa vista e rivista.

In definitiva un film che non eccelle e non credo sia particolarmente meritevole di attenzione: esso rappresenta l'ennesima conferma che gli horror americani sono in lenta agonia e si sono appoggiati su una mediocrità dalla quale non riescono a uscire. Anche il tentativo di rendere il film intertestuale dal punto di vista mediatico appare fallito: il sito citato alla fine della pellicola esiste ma è poverissimo e non fornisce indicazioni che possano in qualche modo stimolare lo spettatore.

VOTO: 4.50/10

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