martedì 2 luglio 2013

Chernobyl Diaries: La mutazione



Chernobyl Diaries: La mutazione di Bradley Parker - Genere: horror - USA, 2012

Dai creatori di "Paranormal Activity", recita la locandina del film di Bradley Parker... e si vede. Il marchio della fortunata serie americana si percepisce chiaramente anche nel modo di impostare le immagini di Chernobyl sebbene complessivamente, il prodotto in esame sia in qualche modo superiore. La rinuncia alle atmosfere chiuse e asfittiche di Paranormal rappresenta infatti un deciso passo avanti, per evitare di rimanere eccessivamente fossilizzati su un tipo di ambientazione che ha ormai perso la sua carica emozionale e si presenta più come uno stilema di maniera. 

Le atmosfere e le ambientazioni di Chernobyl sono infatti il suo punto forte. La ricostruzione della cittadina post-nucleare fatta nei Balcani è infatti molto bella e in ogni singola inquadratura, in particolare in esterno, si percepisce chiaramente il senso di uno sfacelo epocale, paragonabile per gravità e modalità di abbandono dell'abitato alla celebre eruzione vesuviana di Pompei. I luoghi diventano quasi fermo-immagine della fine e questo carica le immagini di una valenza estetica molto piacevole, aiutata anche dalle felici scelte cromatiche di tutta l'ambientazione. 

Tutto questo però si consuma molto in fretta. Passati i primi venti/trenta minuti, quando la minaccia degli esseri misteriosi comincia davvero a farsi concreta, il film si ripiega inevitabilmente su sé stesso e ripercorre schematicamente e senza grosse innovazioni la tipologia standard del genere. E' un peccato, dopo un inizio quantomeno gradevole e non ci viene risparmiata neppure la ormai canonica sequenza in stile REC con la ripresa video del telefonino di due dei protagonisti. 

Nel complesso un film abbastanza anonimo che, nonostante qualche idea potenzialmente efficace, risulta poco incline a spingersi fino in fondo e sceglie di ritornare sul tracciato sicuro del nuovo canone horror. 
VOTO: 4.50/10

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