domenica 13 ottobre 2013

Cannibal Diner



Cannibal Diner di Frank W. Montag - Genere: horror - Germania, 2012

Pensare che il cannibal-movie è un'invenzione grossomodo italiana può essere considerato almeno in qualche senso, un merito; è innegabile infatti che il filone di pellicole cui appartiene ad esempio il controverso Cannibal Holocaust di Ruggero Deodato, abbia contribuito alla ridefinizione di un genere che, da sempre, procede per accumulazioni e derive manieriste di cicliche innovazioni. E' stato così per l'epigonismo balbettante dei prodotti derivanti dalla filiazione di Ring, mentre attualmente assistiamo a riproposizioni invarianti di stilemi apparsi compiutamente in R.E.C. ma già presenti in un progetto pionieristico come The Blair Witch Project. Cannibal diner si inserisce quindi in un filone di titoli ben collaudato ma ormai metastatico e lo fa - fra le altre cose - raccattando citazioni illustri con cui cercare di risollevare il livello del prodotto.

L'unico punto interessante di un film completamente piatto, sono infatti le riproposizioni di immagini e topoi derivanti da titoli più o meno riusciti che, in ogni caso, hanno fatto la storia del cinema. Così è impossibile non riconoscere la sequenza ricalcata sul modello della notissima scena di Shining in cui Nicholson abbatte la porta della stanza da bagno a colpi di accetta. Allo stesso modo l'intera struttura narrativa del lavoro di Montag propone una mistura malriuscita di elementi che possiamo ritrovare tanto nel classico Le colline hanno gli occhi (anche se in questo film pare senza dubbio maggiore, anche solo per questioni di ritmo narrativo, l'influenza dei remake successivi) quanto nel ben più recente Chernobyl Diaries. 

Ma se quantomeno nel film ambientato nel luogo della fuoriuscita di radiazioni più nota della storia, la fattura tecnica era per certi versi almeno accettabile, la realizzazione di Cannibal Diner risulta, da tutti i punti di vista, un pasticcio che pare non tentare neanche di proporre qualcosa di minimamente innovativo. Anche a livello di intrattenimento, comunque, l'obbiettivo sembra non essere stato raggiunto: non potendo cercare di creare qualcosa di originale, il regista avrebbe potuto quantomeno cercare l'accondiscendenza degli appassionati investendo sul lato gore e truculento della vicenda; purtroppo le scelte sembrano andare in direzione contraria e l'effetto generale è di una noia estrema a fronte di una durata quantomai ridotta, che non arriva neppure agli 80 minuti.

VOTO: 2/10

Nessun commento:

Posta un commento