lunedì 7 ottobre 2013

Almost blue



Almost blue di Alex Infascelli - Genere: thriller - Italia, 2000

Ricordo che alcuni anni fa, quando ancora non avevo praticamente idea di come funzionasse il cinema. H2odio, thriller del regista Alex Infascelli, trasmesso su MTV, mi colpì particolarmente. Almost blue è il stato il suo film d'esordio e, senza dubbio, si tratta di un prodotto interessante per quanto già un po'datato. In particolare mi sembra che Infascelli sia riuscito a recuperare la struttura narrativa di base della cinematografia di tipo argentiano, raggiungendo però livelli di ricercatezza formale che, a mio modesto avviso, il presunto Maestro del brivido, non è mai riuscito a raggiungere (con l'esclusione, per essere onesti, di Profondo rosso e Suspiria). Almost blue rappresenta il tentativo di un cinema italiano troppo sottovalutato di dare aria a un genere che troppo spesso si ripiega sulla sterile riproposizione di una serie di stereotipi ormai consolidati. 

Per quanto la vicenda narrativa non sia particolarmente originale (diverso era il caso del già citato film del 2005, molto più particolare a livello diegetico), l'opera di Infascelli si lascia ricordare per la capacità di orchestrare la progressione drammaturgica attraverso un ritmo irregolare basato su dei contrappunti fulminei controbilanciati da dissolvenze in nero che azzerano la visione e la percezione dello spettatore, mettendolo di fatto nella stessa situazione esperienziale di uno dei protagonisti che (si ricorderà) è non vedente. Anche la fotografia è molto buona e rende evidente una gradevole ricercatezza nella scelta del punto di ripresa, cui fa da controcanto un uso intelligente del montaggio, spesso spinto fino al proprio limite per quello che riguarda la decodifica degli eventi rappresentati. 

Unica pecca, forse, è la performance recitativa di alcuni attori, fra cui la protagonista femminile che ho trovato piuttosto anonima. Al di là di questo, comunque, siamo di fronte a un lavoro di tutto rispetto che, forse, non ha potuto contare su dei mezzi di produzione maggiori che gli avrebbero permesso una presa più incisiva sul pubblico e sulla critica. Ad oggi Infascelli rimane, per quanto mi riguarda, un regista sottovalutato nel panorama italiano.

VOTO: 6/10 

1 commento:

  1. Anche per me sottovalutato - "H2Odio" non m'è piaciuto, ma ha delle scelte interessanti. Avessimo più film così! Alla fine della fiera 'il classico thriller', ma visivamente è molto bello. Un tipo di cinema italiano che potrebbe fare presa anche sui giovani, ma che viene snobbato...

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