martedì 12 novembre 2013

Alta Tensione


Alta Tensione di Alexandre Aja - Genere: horror - Francia, 2003

Considerando che High Tension era stato classificato da un noto sito di cultura contemporanea come uno dei cinquanta film più disturbanti della storia del cinema, devo ammettere che le mie aspettative erano piuttosto alte. In realtà il lavoro di Alexandre Aja, che ha firmato dopo questo film anche il remake de Le colline hanno gli occhi e il discutibilissimo Piranha 3D, a parte per alcuni aspetti che lo salvano almeno parzialmente, si rivela sin da subito piuttosto deludente. In effetti è possibile scorgere nella struttura della narrazione e nello stile di messa in scena dei dettagli che richiamano da una parte le atmosfere sporche e terrose tipiche di un certo slasher americano perfettamente rappresentato dal remake firmato da Nispel (e uscito proprio nel 2003) di Non aprite quella porta e dall'altra, soprattutto per un certo uso della fotografia e del colore, alcune ben più riuscite pellicole francesi come Martyrs di Pascal Laugier e A l'intèrieur di Bustillo e Maruy.

Se però i due film citati avevano degli indubbi meriti tecnici che sembrano per certi aspetti poter far parlare dell'emersione di un nuovo stile di genere nell'alveo del cinema francese, la presenza di elementi americaneggianti nella pellicola di Aja rende il procedere di Alta Tensione una semplice e prevedibile ripetizione di un canovaccio ormai trito e ritrito. E' pur vero che ci sono alcune modifiche attinte da altri titoli del genere che complessificano almeno in parte la semplicità del prodotto standard del genere, ma la scarsa innovazione che il regista propone nel mixare insieme questi elementi non può passare inosservata. Anche il finale a sorpresa, con ribaltamento percettivo e chiari risvolti psicanalitici è ben lontano dallo riuscire a convincere lo spettatore e, anzi, non fa altro che rivelare dei nodi scoperti all'interno dell'edificio filmico di Aja. 

Forse la volontà di strafare, cercando a tutti i costi di proporre un film che fosse in qualche modo innovativo ha spinto il regista troppo in là. A questo punto sarebbe stato preferibile un lavoro di puro intrattenimento che, pur senza eccellere nel suo genere, avrebbe soddisfatto senza dubbio l'obiettivo minimo di divertire lo spettatore disimpegnato. Il rischio di prendersi troppo sul serio finisce spesso, come succede in questo caso, colo portare a un lavoro approssimativo e di mediocre fattura, che si salva solamente da un punto di vista visivo per l'ottima scelta dei colori e di alcune inquadrature, elementi che mi hanno reso ancora più convinto delle buone possibilità (tutte potenziali) di questo lavoro (si veda ad esempio il modo in cui Aja rappresenta i corpi dei personaggi principali che, ancor prima di esse uccisi, sono avvolti da una luce mortifera che sembra farne prevedere il destino).

VOTO: 4.50/10 

2 commenti:

  1. Visivamene davvero bello, ma malfatto per tutto il resto. E poi una certa scena iniziale, alla luce del twist finale, non ha senso...

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    1. Concordo appieno. Buona qualità dell'immagine ma la trama fa davvero acqua... alla fine sono dovuto andare su wikipedia per vedere se mi ero perso qualche passaggio, ma è proprio la struttura che non regge...

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