mercoledì 25 luglio 2012

Loop - Recensione


Loop di Koji Suzuki - Romanzo - Giappone, 1998

Kaoru Futami è un bambino di dieci anni, molto intelligente e particolarmente portato per le materie scientifiche. Un giorno scopre per puro caso una corrispondenza interessante fra i siti di longevità della terra e le variazioni della densità gravitazionale. Informato il padre, docente di patologia all'università ed ex-ingegnere informatico, Kaoru si fa promettere che un giorno loro due e la madre visiteranno insieme quel luogo e ne indagheranno i misteri. Dieci anni dopo, il padre è gravemente malato a causa del virus tumorale VTMU, che si è diffuso rapidamente in tutto il mondo. Eppure, quel virus così letale sembra in qualche modo connesso a un progetto sulla realtà virtuale a cui il padre aveva partecipato anni prima, chiamato "Loop".

Terzo volume della trilogia di Ring, che è stata resa celebre dalle sue riedizioni cinematografiche, il testo in questione si presenta come qualche cosa di insolitamente complesso e interessante. Rispetto ai due volumi precedenti, Loop sembra abbandonare il registro thriller dei suoi predecessori per concedersi degli inserti metafisici che erano stati solamente ventilati dal secondo lavoro della trilogia (Spiral). 

Il narratore accompagna Kaoru nella sua vita certamente non facile e prende per il braccio il lettore strattonandolo a tratti violentemente fra le pieghe della mente di un bambino un po' troppo dotato per la sua età. La vicenda è molto complessa e, pur legandosi perfettamente ai due volumi precedenti, si situa all'esterno, come se si volesse ottenere un punto di vista distaccato e in un certo qual modo superiore rispetto a quanto sperimentato nei primi due volumi. L'uscita dal mondo di Ring segna l'epitome della ricerca autoriale di Suzuki che mette il lettore di fronte ai dubbi della Propria esistenza.

Qual'è la nostra origine? E' pensabile che le nostre percezioni siano fallaci e il nostro mondo in realtà non sia che il gioco di un'entità superiore che ci guarda distrattamente tramite un'interfaccia di qualche tipo? Fondendo sapientemente scienza, filosofia della persona e misticismo, l'autore riesce a creare un melange narrativo che scorre velocemente, pagina dopo pagina, fra gli impervi ambienti intellettuali tratteggiati dal suo creatore. A tratti un po' specialistico quando si smarrisce per le strade della genetica, Loop è un testo visionario e avanguardistico, che gode di una sua dignità testuale pur appartenendo a una storia già narrata. 

Il viaggio di Kaoru è il viaggio dell'Uomo che cerca che le sue radici e che, volente o nolente, sarà costretto a interrogarsi sui confini della propria identità e sulla linea di demarcazione fra realtà e illusione. Sarebbe interessante capire se Suzuki, laureato in lettere e docente scolastico, abbia approfondito le ricerche della filosofia analitica, in particolare quella dell'antropologia filosofica. 
Comunque un testo complesso, a tratti un po' pedante, ma che non dispiace per qualità letteraria e anzi conduce piacevolmente a interrogarsi su questioni di un certo peso, senza annoiare grazie a una struttura narrativa coinvolgente e ben studiata. 

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